Un’antica leggenda narra che nella notte del 31 ottobre le anime dei defunti fanno ritorno nel mondo dei vivi per visitare i loro cari. Attorno a questa storia sono nate numerose tradizioni che assumono forme e nomi diversi in tutta la Sardegna.
La più comune vede gruppi di bambini che girano per il paese chiedendo un’offerta, mentre annunciano il loro passaggio al grido di “su mortu mortu”, come accade a Nuoro. In altre zone della nostra isola la ricorrenza viene chiamata sas animas, is panixedas, su prugadoriu e con tanti altri nomi.
Nel Logudoro si prepara il pasto dei defunti, una cena che viene devoluta ai poveri, in molti centri si fanno i “dolci dei morti” come pane ’e sapa e papassinos. A Orani vengono raccolte le zucche, poi svuotate e intagliate così da somigliare a teschi che rappresentano gli spiriti dei parenti. In tutta la Sardegna la notte del 31 ottobre le leggende prendono vita.